Possono partecipare gli Enti del terzo settore, che dovranno attivare presidi ambulatoriali mobili nel Metapontino e nel Vulture Alto Bradano per eseguire campagne di screening anti contagio da Covid-19 rivolte ai migranti
Attivare presidi ambulatoriali mobili negli insediamenti informali dove risiedono e dimorano i lavoratori agricoli stagionali e nelle strutture alberghiere e di accoglienza individuate dalla Regione per ospitare i migranti. È questo l’obiettivo di un avviso pubblico della Regione Basilicata, che è stato pubblicato sul Bur n. 73 del 10 agosto 2020. Collegandosi all’indirizzo web messo a disposizione della Regione Basilicata (disponibile cliccando qui) è possibile scaricare il bando e la modulistica (Determinazione 5 agosto 2020, n. 572). Posso partecipare all’avviso pubblico gli Enti del terzo settore, che dovranno presentare entro 10 giorni le proprie proposte progettuali per attivare unità mobili costituite da camper medici, altri mezzi attrezzati o altre forme di presidi e relative équipe (composte da un medico, un infermiere professionale, un operatore socio – sanitario e due mediatori culturali). Queste équipe dovranno fornire assistenza e vigilanza sanitaria e socio-sanitaria per la prevenzione del contagio da virus COVID-19 attraverso una campagna di screening. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 240 mila euro. I territori interessati sono quelli dell’Area del Metapontino, i cui Comuni rientrano nell’Ambito socio sanitario “Collina Materana” ed il Comune di Bernalda, e dell’Area del Vulture – Alto Bradano, i cui Comuni rientrano nell’Ambito socio sanitario “Vulture Alto Bradano”.
Le unità ambulatoriali mobili dovranno, tra l’altro, rilevare la temperatura corporea e della saturazione di ossigeno dei migranti; svolgere la valutazione anamnestica e clinica ed accompagnarli presso i presidi sanitari laddove necessario; ripetere lo screening alla popolazione target su base settimanale e distribuire kit igienico-sanitari e DPI; applicare le disposizioni nazionali e regionali vigenti in caso di sospetti positivi in stretto supporto e collaborazione con l’Azienda sanitaria competente. Dovranno inoltre, laddove siano presenti le condizioni di sicurezza e di bisogno necessarie, allestire ambulatori da campo all’interno degli insediamenti.