Manca poco più di un mese al Natale e nelle case, così come nelle pasticcerie, si inizia già ad organizzare la produzione dei dolci tipici natalizi. D’altronde questa festività è ricca di prelibatezze e lo possiamo notare guardando la pagina dedicata ai dolci tipici di Natale di Elisir Pasticceria, realtà che dalla piccola provincia lucana si sta facendo apprezzare su tutto il territorio nazionale.
Ogni regione ha la propria tradizione. In Lombardia, ad esempio, a farla da padrona il panettone, che non può mancare sulle tavole degli italiani, e il Bossolà, una ciambella soffice della tradizione bresciana. Il nome deriverebbe dal celtico “bés ‘mbesolàt” che significa serpente attorcigliato: si tratta di simbolo di buon auspicio e che rimanda all’idea di potere e rinascita, presente in molte leggende e racconti delle valli bresciane.
In Liguria vi è il classico Pandolce, una soffice focaccia ripiena di canditi e uvetta. Una ricetta semplice e dal sapore genuino. Un’antica usanza vuole che il più giovane a tavola toglie il ramoscello d’ulivo posto sul pandolce mentre il più anziano taglia il dolce e lo distribuisce ai commensali presenti.
In Piemonte, invece, il tronchetto di Natale è un vero trionfo di cioccolato. Un dolce con una tradizione ben radicata nella cultura della regione. Si ispira a un’antica leggenda, ossia quella di bruciare nel camino un grosso ceppo considerato benaugurale per il nuovo anno.
In Campania si preparano gli Struffoli, palline di pasta dolce, fritte e poi intinte nel miele, decorate con confettini colorati e frutta candita. Dolce tipico del Natale, si dice sia stato portato a Napoli dai greci, quando la città era conosciuta come “Partenope”. Dal greco, infatti, deriverebbe il nome “struffolo” e più precisamente dalle parole strongoulos, ossia arrotondato, e pristòs, che significa tagliato. Per assonanza quindi, uno “strongoulos pristòs” è una pallina rotonda tagliata.
Spazio all’artigianalità
Qualsiasi sia il dolce natalizio, un aspetto fondamentale è quello dell’artigianalità. Innanzitutto per una questione di qualità dei prodotti e delle materie prime utilizzato. Un prodotto fatto a mano o con l’ausilio parziale di macchinari digitali ha delle caratteristiche differenti da uno realizzato esclusivamente con strumenti tecnologici. Il lavoro minuzioso degli artigiani consente di valutare, passo dopo passo, il processo di lavorazione e di correggere eventualmente gli errori e le imperfezioni dei prodotti finiti.
Il ciclo di produzione manuale è arricchito anche dalla creatività degli artigiani italiani e da una selezione di materie prime di assoluto valore. È proprio il processo di selezione dei materiali impiegati nei cicli di produzione ad incrementare la qualità complessiva del bene realizzato.
Le materie prime
Le materie prime fanno la differenza, soprattutto nella produzione dei dolci natalizi. L’utilizzo di materie prime di elevata qualità per una pasticceria è fondamentale, dal momento che è uno degli elementi che maggiormente contraddistingue la sua produzione dolciaria. Optare per dolci artigianali vuol dire avere a che fare con ingredienti freschi e stagionali, accuratamente selezionati presso rivenditori di fiducia locali. L’eccellenza produttiva del made in Italy è nota in tutto il mondo anche grazie alla bontà di dolci artigianali.
Si ringrazia elisirpasticceria.it per la concessione della foto.