Sono sette le misure cautelari eseguite stamattina dalla Polizia Stradale di Potenza a seguito di una indagine coordinata dalla Procura di Potenza. L’inchiesta riguarda il riciclaggio di auto rubate e poi immatricolate nuovamente dopo la presentazione, presso la Motorizzazione Civile di Potenza, di documentazione falsa. Per questi motivi, il Gip di Potenza ha disposto l’arresto di tre persone (due in carcere e una ai domiciliari) e l’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza per altre quattro persone. Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di 4 autovetture di altra gamma nei confronti di due indagati. Impegnati nell’eseguire i provvedimento gli agenti della Polizia Strada di Potenza, Napoli e Salerno.
Le persone destinatarie delle misure cautelari sono Michele Lettieri, Giuseppe Cafaro, Francesco Varano, Antonio Simonetti, Roberto Vicinanza, Cesaro Pennasilico e Marco Prota, residenti tra Basilicata e Campania. Secondo le indagini -che hanno accertato 13 episodi di riciclaggio di auto rubate-, come rende noto il procuratore Francesco Curcio, ‘hanno disvelato un sistema di ripulitura delle auto di provenienza illecita molto ingegnoso: venivano predisposte false denunce di smarrimento, con firme false, relative alla targhe ed ai documenti di circolazione della auto rubate che, esibite presso la Motorizzazione di Potenza, hanno consentito il rilascio, in favore dei riciclatori, di altre targhe e documeti di circolazione che non risultavano censite nell’archivio dei veicoli rubati”.
Ottenute le targhe, emessa a nome del proprietario vittima del furto, i riciclatori, con false dichiarazioni di vendita, hanno trascritto la proprietà del veicolo presso gli uffici del PRA a persone compiacenti o comunque facenti parte dell’organizzazione. Nel corso dell’indagine, Michele Lettieri, oggi destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, era già stato arrestato in flagranza di reato mentre tentava di immatricolare, presso la Motorizzazione di Potenza, un auto rubata esibendo una falsa carta d’identità.
Sono state inoltre 13 le auto sequestrate e restituite ai legittimi proprietari e denunciate 9 persone. I dettagli dell’indagine sono stati resi noti dal procuratore distrettuale di Potenza, Francesco Curcio.
redazione