I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, in tutt’uno con le quotidiane attività di controllo del territorio finalizzate, tra l’altro, ai tempi del “Covid-19”, a verificare il rispetto dei provvedimenti governativi per contenerne la diffusione, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a coloro che, nel particolare momento, sovente navigano nella rete, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici. In tale ottica, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 4 persone, tutte residenti in altre regioni, responsabili di truffa, via web, ai danni di ignari cittadini.
Nel dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che a:
- Castronuovo di Sant’Andrea, un 24enne, dopo avere proposto la vendita di capi d’abbigliamento, mediante annuncio on-line su un sito web, ha indotto una persona del luogo, interessata all’acquisto, ad accreditargli sulla propria carta prepagata la somma di 120 euro. L’inserzionista, però, incassati i soldi, ha poi omesso la consegna degli articoli pattuiti;
- Viggiano, un 31enne, dopo avere posto in vendita un telefonino su un social network, ha indotto una persona della zona, interessata all’acquisto del dispositivo, ad effettuare un versamento di 600 euro su carta di credito intestata all’inserzionista, quale pagamento della merce. Il venditore, avendo incassato illecitamente il denaro, ne ha omesso la spedizione all’acquirente;
- Francavilla in Sinni, una 20enne, dopo avere proposto on-line la vendita di abbigliamento per bambini, ha indotto una donna del posto, interessata all’acquisto, ad accreditarle sulla propria carta prepagata la somma di 140 euro. L’inserzionista, di fatto, ha poi omesso la consegna degli articoli pattuiti;
- Barile, un 54enne, dopo avere contattato telefonicamente un uomo del luogo, qualificandosi come agente finanziario, con artifizi e raggiri, facendogli credere che avrebbe potuto ricevere un prestito di 20.000 euro, l’ha indotto a versare, a più riprese, la somma complessiva di euro 5.400 su un conto corrente bancario, poi risultato intestato allo stesso broker. Ovviamente, il finanziamento concordato non ha avuto alcun seguito.
Gli episodi descritti costituiscono utile occasione per invitare i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 100 comuni potentini o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112” dell’Arma, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, utili per poter risalire ai responsabili di siffatti reati.
comunicato stampa