L’ultimo campione prelevato l’1 di aprile, prima della conferenza stampa col sindaco di Spinoso, nonostante presentasse una trasparenza normale per un’acqua destinata alla potabilizzazione, prelevato a Masseria Crisci con l’acqua tornata quasi cristallina e la macchia marrone scomparsa, ci ha restituito un quadro analitico allarmante”. Lo scrive l’associazione Cova Contro sul proprio sito internet. La fioritura algale, grazie al campione prelevato il 28 marzo, durante la vistosa anomalia ottica, presenta tenori di alghe verdi maggiori del 2017. La Peridinium umbunatun ha concentrazioni di 1,5 milioni di cellule per litro. Quest’alga è abbondante in alcuni punti dell’invaso da novembre, e ad oggi le autorità pubbliche non hanno emesso un parere su cause e scenari futuri. Gli idrocarburi sono a 135 mcg/l, a fronte di una soglia di 250. Il DCPA, o dimetiltetraclorotereftalato, sostanza artificiale bandita dalla UE nel 2009, è a 230 mcg/l, un valore astronomico vista la matrice esaminata e la tipologia di sostanza, a base di cloro e ftalati. Nelle falde questa sostanza avrebbe come famiglia un limite di riferimento tra 0,1 mcg/l e 0,5, siamo quindi centinaia di volte sopra. Il DCPA bandito come pesticida è stato ribrevettato come disemulsionante nelle lavorazioni petrolifere, e puntualmente in Basilicata lo ritroviamo accoppiato con gli idrocarburi. “Ripetiamo quanto denunciamo pubblicamente da anni: il Pertusillo non ha sistemi di difesa attivi, non ha monitoraggi completi, ed è esposto ad inquinanti nuovi e complessi che impongono un aggiornamento sistemico di tutta la macchina di vigilanza ambientale. Aspettiamo l’esito del secondo campione chimico prelevato il 28 marzo”, hanno dichiarato i rappresentanti dell’associazione Cova Contro.