E Angelino Alfano si dimentica della Basilicata: un “lapsus” voluto?

Alfano durante il discorso a Teramo

Alfano durante il discorso a Teramo, domenica 19

Insomma, la Basilicata “dimenticata”. Il vice-premier, nonché Ministro all’Interno, Angelino Alfano (NCD) esorta tutti e ieri, dal palco di Teramo, ha lanciato l’ennesimo appello: la politica deve lavorare affinchè i giovani di Calabria, Sicilia, Molise, Puglia e Campania non emigrino, per cercare dignità e lavoro. E la Basilicata? Non esiste? Eppure la triste realtà raccontata da Angelino Alfano trova il suo “primato” proprio in terra lucana. A raccontare di questo “lapsus” (voluto?) è La Nuova del Sud, che ha dedicato sull’edizione di ieri un approfondimento. “Un Sud ai margini che rischia di sprofondare ulteriormente nelle secche di una crisi che colpisce i più deboli –ha scritto nuovadelsud.it – Il vice premier n’è cosciente e ribadisce. In diretta che da Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Molise tutti devono avere la possibilità di restare nella propria terra. I giovani sono una cassaforte per il futuro e un investimento per quei territori: guai a impoverirli ulteriormente privandole di linfa e forze fresche. E la Basilicata? Per chi ieri mattina -causa anche il brutto tempo- ha ascoltato la convention di Pesaro del Nuovo Centrodestra, ha potuto constatare che non si è trattato di un semplice lapsus. E non dobbiamo per forza lagnarci. Evidentemente la Basilicata è considerata una mosca bianca nel magma meridionale. “Dimenticare” di citarla a ripetizione vuole sostanzialmente sottolineare come nella mente di chi ci governa, noi siamo “altro”. Anche perchè, dopo aver parlato di opportunità di lavoro per i giovani, con un freno alla  emigrazione intellettuale, il vice premier si è soffermato molto sui rischi che la presenza della criminalità può arrecare alla società e all’economia meridionale. “Dobbiamo far emigrare i boss, i delinquenti, i farabutti – ha esclamato il leader del Nuovo Centrodestra mentre dobbiamo trattenere i nostri giovani, il nostro futuro”. E giù con la necessità che in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Molise occorra fare di più e presto. E noi ripetiamo: e la Basilicata?si legge su nuovadelsud.it– Sarà, ma Alfano in qualche modo non ci tranquillizza. E’ come se la piccola demograficamente e, conseguenzialmente, ininfluente a livello politico, non fosse entrate nelle mente e nella memoria dei nostri governanti. D’accordo, Sicilia e Campania, come la Puglia e la Calabria danno ben altre preoccupazioni al nostro governo. Ma il Molise? Come la mettiamo? Angelino Alfano ha ricordato il piccolo Molise. Se lapsus doveva essere, si poteva  democraticamente- compensare o equilibrare tra Basilicata e Molise. Invece, nulla. La Lucania forse non è nei suoi pensieri. Magari la conosce anche poco”. Ha ragione il giornale di Mimmo Parrella quando scrive che la conosce poco. Come si fa a non condividere. Qui, in Basilicata, è venuto una sola volta (non ricordiamo altri “appuntamenti”). Ed è venuto nel nostro territorio, nel Marmo Platano Melandro, al Bouganville di Picerno. Quando? Alle politiche del 2013. (QUI IL VIDEO DI ALFANO IN BASILICATAMa solo per un’ora. Insomma, solo per “elogiare” i Lucani e chiedere il voto. Per poi dimenticarsene quando si parla di “giovani” ed “emigrazione”. Che i suoi “fedelissimi”, anche lucani, vogliano ricordargli del grave errore? Ce lo auguriamo.

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