L’Arcivescovo di Potenza mons. Salvatore Ligorio ha reso noto di aver ricevuto due missive di Papa Francesco, una indirizzata a lui e una alla sig.ra Filomena Iemma. Quella indirizzata alla mamma di Elisa è stata fatta recapitare nei giorni scorsi. Le lettere sono il frutto di un dialogo tra l’Arcidiocesi e la Santa Sede per consentire al Santo Padre un aggiornamento continuo su una vicenda che, come ricorda lo stesso Papa Francesco, “ha segnato con una ferita indelebile la storia della città”. Proprio l’intervento del Papa, mostra tutta la sua attenzione al bene della vita della Chiesa e delle persone che portano nel loro cuore la fatica di un dolore ancora vivo. Il Papa ha esortato mons. Ligorio e la Diocesi a continuare nella pratica di un “ascolto amorevole e di un dialogo attento con la famiglia Claps” ed ha accolto di fatto il suggerimento, più volte espresso dall’Arcivescovo, di “custodire la memoria di Elisa” facendo della Trinità “un luogo per la preghiera silenziosa, l’adorazione, la ricerca del conforto interiore e spirituale e per la promozione di una serena riflessione sulla sacralità della vita”. La lettera per la signora Filomena è una manifestazione ulteriore della premura e dell’affetto del Papa per la famiglia Claps dopo la telefonata personale che fece a mamma Filomena nel gennaio del 2014, appena qualche mese dopo la sua elezione.
Dopo la lettera, è intervenuta anche la famiglia Claps: “Le parole di Papa Francesco, ancora una volta, ci sorprendono e ci confortano, giungendo in un periodo emotivamente faticoso. Siamo grati al Santo Padre perché continua a manifestarci vicinanza e affetto e accogliamo la sua lettera con riconoscenza”, aggiungendo: “Per quanto riguarda la riapertura della Chiesa nei cui locali è stato nascosto per 17 anni il corpo di Elisa, non possiamo far altro che registrare la decisione assunta dalla Curia. Non spetta a noi stabilire il destino di quella chiesa, come invece è stato fatto da altri per il destino di Elisa. Come il Santo Padre riteniamo una “buona intenzione che la Chiesa della SS. Trinità custodisca la memoria di Elisa” ma ribadiamo, ancora una volta, che la riconciliazione passa attraverso un’assunzione di responsabilità e di scuse rispetto ai tanti silenzi e alle omissioni che hanno preceduto e seguito il ritrovamento dei resti di Elisa. Senza pentimento non ci può essere remissione”.
Di seguito la lettera a firma di Papa Francesco indirizzata all’Arcivescovo Ligorio.
(fonte foto copertina di Papa Francesco: Avvenire)