A seguito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nella serata di mercoledì 4 ottobre veniva predisposto un mirato servizio, coordinato e congiunto, di prevenzione dei fenomeni criminosi, al quale partecipavano la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale.
Nello specifico, il personale interforze eseguiva accurati controlli ad alcune attività commerciali e nei principali luoghi di aggregazione giovanile della città di Potenza allo scopo di assicurare una maggiore percezione di sicurezza tra i cittadini e di verificare il rispetto delle normative di settore da parte degli esercenti.
Durante tali accertamenti, presso un’attività commerciale sita in via Mazzini, i militari del N.A.S dei Carabinieri sequestravano, ai sensi dell’art. 13 della legge 689/1981, prodotti alimentari per mancanza di elementi di tracciabilità e rintracciabilità e rilevavano carenze igienico, sanitarie e strutturali e la mancata applicazione delle procedure sistema HACCP, in violazione del Regolamento CE 852/2004.
Presso lo stesso esercizio, inoltre, la Polizia Locale rilevava la mancata esposizione dei prezzi sulle merci e della tabella ai sensi dell’art. 180 T.U.L.P.S., nonché, l’assenza della comunicazione all’Agenzia delle Dogane, necessaria per la vendita di bevande superalcoliche.
Al termine di tale verifica, personale della Questura di Potenza e del Reparto Prevenzione Crimine Basilicata si recava in viale Firenze nelle vicinanze di alcune attività commerciali, ove si notava un giovane che, alla vista degli operatori, tentava di allontanarsi repentinamente e di liberarsi di un involucro, lanciandolo nella direzione opposta.
Il personale della Polizia di Stato riusciva prontamente a fermare il soggetto nella cui disponibilità veniva rinvenuto un bilancino di precisione tipicamente utilizzato per la vendita di sostanza stupefacente. Al contempo, veniva recuperato l’involucro, costituito da un pacchetto di fazzoletti al cui interno era celato un panetto di circa 49 g di sostanza stupefacente che risultava positiva al “Cannabis Test”
Alla luce dei fatti, la sostanza e il bilancino di precisione venivano sequestrati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il giovane veniva accompagnato presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.