“Siamo fortemente preoccupati per l’applicazione del Decreto Interministeriale del 30 Giugno scorso che taglia le scuole della Basilicata con la riduzione da 110 istituzioni a 84, in relazione al coefficiente che ne prevede il limite massimo. Ogni riduzione di un presidio scolastico, ogni riduzione di un servizio per le nostre piccole comunità, significa favorire ancor di più i processi di spopolamento e di abbandono del territorio. Generare risparmio a discapito della cultura non è mai conveniente. A questa logica ci opponiamo fermamente e per questo motivo chiediamo che la Regione Basilicata a cui corrisponde analoga maggioranza di governo nazionale, assuma una posizione nettamente contraria e decisa all’epilogo che si potrebbe avere con l’applicazione delle norme guida volte a stabilire che le scuole vengano dimensionate con il coefficiente di 900 studenti”. Sono le parole del presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano, relativamente al taglio degli istituti scolastici in Basilicata.
“Noi invece – ha aggiunto – sosteniamo che il dimensionamento deve prevedere scuole con almeno 600 studenti ridotti a 400 per i comuni montani senza alcuna limitazione delle dirigenze. Siamo fermamente convinti che i dirigenti scolastici sono un presidio ed una risorsa indispensabile per l’accrescimento culturale delle nuove generazioni. A tutto ciò va aggiunto che la riduzione dei presidi porterebbe anche ad una netta riduzione del personale scolastico, in particolare quello ATA, con la conseguente ricaduta occupazionale attuale e futura, tale da favorire sempre più l’emigrazione lavorativa verso regioni del Nord. Regioni dove il costo della vita rende difficile, se non impossibile, una dignitosa permanenza. Restiamo pertanto in attesa di poterci confrontare sulle questioni più urgenti che interessano l’intera comunità regionale, prima di assumere decisioni. Non saremo noi a dare il colpo di grazia al sistema scolastico lucano”.