L’Università della Basilicata scala la classifica dei migliori atenei in Italia e nel mondo per politiche “green”

L’Università degli Studi della Basilicata guadagna punti in “UI GreenMetric World University Rankings 2024”, classifica che valuta gli atenei in base al loro impegno nei confronti della sostenibilità, del cambiamento climatico, del risparmio energetico, della gestione dell’acqua e dei rifiuti, dell’impatto dei trasporti e delle attività di formazione, della ricerca e divulgazione in ambito ambientale: in quattro anni, infatti, l’Unibas ha “scalato” il ranking, passando dalla posizione 607 alla 240 a livello mondiale e collocandosi quindicesima in Italia. “GreenMetric” ha analizzato quest’anno, tramite 51 diversi indicatori, 1.477 università di tutto il mondo. In particolare, per la categoria “Setting and Infrastructure”, che considera l’investimento dell’Ateneo in strutture e politiche “green”, l’Università della Basilicata ottiene addirittura il 4/o posto in Italia. Rilevanti investimenti infrastrutturali per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per il risparmio energetico, per la creazione di campus “verdi” sono stati attuati nelle sedi di Matera e Potenza: nel Campus di Macchia Romana, ad esempio, oltre il 30% dell’energia elettrica è fornita da impianti fotovoltaici: “Questo risultato – ha commentato il Rettore dell’Unibas, Ignazio Marcello Mancini – testimonia l’attenzione per l’ambiente e per la cultura della sostenibilità, anche sociale, che ha da sempre contraddistinto il nostro Ateneo. Il riconoscimento dell’impegno profuso ci inorgoglisce e ci stimola a proseguire con ancor maggior convinzione nell’attuazione dell’asset strategico di rendere l’Unibas un modello di Ateneo vocato al compimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Agenda Onu 2030) in tutte le sue declinazioni: sostenibilità ambientale, ecologica, economica, culturale, sociale”.

Lanciato da “Universitas Indonesia” nel 2010, il ranking GreenMetric è, al momento, la classifica di riferimento internazionale per esaminare la performance degli atenei nell’ambito della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. La sua funzione, tuttavia, non deve essere intesa come eminentemente valutativa quanto, piuttosto, di incentivo e stimolo al costante miglioramento delle strategie “green” di ateneo: obiettivo indubbiamente centrato nel caso di Unibas.

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