Truffatori colpiscono a Tito con la truffa del ‘falso nipote’. Donna consegna oltre mille euro e oggetti in oro

Continuano a colpire i truffatori nel Potentino. Dopo la truffa messa a segno a Brienza, che abbiamo raccontato nell’articolo disponibile cliccando qui, qualche giorno più tardi un nuovo episodio è stato registrato a Tito. Precisamente nella mattinata del 21 febbraio, fra le ore 11 e le ore 12. Sempre la stessa truffa, quella del ‘falso nipote’. Vittima un’anziana signora titese di 79 anni, residente in pieno centro abitato nei pressi dell’Istituto Comprensivo. La donna in mattinata è stata contattata sul cellulare da un uomo che si è finto il nipote.

Con una serie di raggiri, il truffatore è riuscito a far credere di essere il nipote e ha detto all’anziana donna di avere bisogno di soldi e che sarebbe passato da lì a poco un amico a ritirarli di persona. Ed ecco che mentre uno dei truffatori ha intrattenuto per più minuti a telefono la donna, con una serie di scuse e racconti, si è presentato a casa un altro truffatore, che dopo aver bussato a casa si è fatto consegnare poco più di mille euro in contanti e alcuni oggetti in oro. 

Ma non è finita qui. Anche dopo aver portato a termine la truffa, la signora è stata ancora contattata sul cellulare, in modo incessante, dai truffatori, dando indicazioni di staccare il telefono fisso e provando a dire più cose possibili per perdere tempo e non avere comunicazioni con i familiari.

Familiari che notando il cellulare sempre occupato, si sono immediatamente preoccupati e sono giunti sul posto. Venendo a conoscenza di quanto accaduto. 

Una donna – come raccontato dai parenti – autonoma, capace di intendere e volere, che è stata praticamente raggirata da questi abili truffatori, che fanno leva sulle emozioni e riescono quasi sempre a farla franca. Sul posto si sono recati poi i Carabinieri, che hanno raccolto la denuncia dell’anziana donna e hanno avviato le indagini.

Quasi sempre, le schede sim utilizzate dai truffatori sono ‘usa e getta’. Le acquistano, le intestano a ignari cittadini stranieri, le utilizzano per queste truffe e poi le cestinano.

E pensare che solo il giorno prima il Comune di Tito, proprio per sensibilizzare e informare – oltre che per evitare queste truffe – aveva organizzato il primo di una serie di incontri di ‘Agenza Legalità’, una iniziativa dedicata alla popolazione. E il primo appuntamento con i Carabinieri è stato proprio sul tema delle nuove truffe, sia on-line che tramite queste telefonate.

Quella del falso nipote è solo una delle tante truffe messe in scena da questi infami soggetti. In genere – come spiegano i Carabinieri – i truffatori chiamano la vittima al telefono, iniziando la conversazione con frasi trabocchetto come “Indovina un po’ chi parla!” o “Zia/o, ti ricordi di me?”. In questo modo cercano di cogliere il nome di un parente o di un conoscente. Fingendo di essere questa persona, raccontano di aver urgente bisogno di denaro per gravi motivi, ma che non sono in grado di passare a ritirare i soldi. Se la vittima accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un amico si recherà presso l’abitazione a ritirare la somma o invita la vittima a fare un bonifico sul proprio conto. Come accaduto negli ultimi giorni prima a Brienza e poi a Tito.

I CONSIGLI UTILI DA TRASFERIRE AGLI ANZIANI 

  • Diffidare delle apparenze, non aprire mai la porta agli sconosciuti;
  • Non fidarsi del solo tesserino di riconoscimento se qualcuno si presenta come appartenente alle Forze dell’Ordine: non basta!;
  • Limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che si presentano come parenti e chiedono denaro, bisogna prendere tempo o chiudere la telefonata e chiamate il numero unico di emergenza 112 o un parente!
  • Non fidarsi nemmeno delle voci che sembrano essere quelle dei veri nipoti: l’intelligenza artificiale è utilizzata anche per le truffe!
  • Più in generale, è importante far capire alle persone più anziane di non dare retta a queste telefonate!

Claudio Buono

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