Ha portato all’arresto di quattro persone – una, il presunto omicida, piantonato in ospedale, le altre tre in carcere – la prima parte delle indagini sulla rissa che ieri sera, a Lagonegro, ha portato all’uccisione di un giovane di 19 anni, Pasqualino Di Silvio. I Carabinieri stanno piantonando nell’ospedale di Potenza Nicola Viceconte, accusato di concorso in omicidio e rissa con il figlio, Giuseppe: l’uomo ha colpito Di Silvio con un coltello dopo un litigio cominciato davanti ad un locale pubblico. Nel parcheggio, i due si sono scambiati uno sguardo che deve essere stato male interpretato. In breve si è passati alle botte e poi allo scontro con un coltello, una mazza ferrata e un bastone. Un diverbio banale (”che vuoi? che guardi?”, avrebbe detto uno dei due) si è trasformato in uno scontro fra i Di Silvio Il giovane era con il padre ed il fratello) e i Viceconte, senza che vi fossero precedenti. Gli investigatori hanno ricostruito i fatti: mentre Viceconte colpiva Di Silvio, il padre di quest’ultimo, Nicolino, lo ha bastonato in testa. Nicolino Di Silvio e un altro suo figlio, Antonio, sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio e concorso in rissa. Ferito gravemente dalle coltellate, Pasqualino Di Silvio è stato trasportato in ospedale ma neanche un intervento chirurgico è riuscito a salvarlo. Viceconte, dopo le prime cure all’ospedale di Lagonegro, è stato trasferito a Potenza, dove è piantonato: le sue condizioni, apparse in un primo momento molto gravi, non sono oggi tali da mettere la sua vita in pericolo. Oggi i Carabinieri stanno continuando ad ascoltare testimoni e persone che possono aiutare a chiarire del tutto il quadro della rissa. (ANSA)