VIETRI DI POTENZA – Tanta paura nella notte di Santo Stefano sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza, in direzione del capoluogo lucano: un camion ha preso fuoco, per cause ancora in via di accertamento, ma per fortuna senza causare feriti. Solo tanta paura e traffico in tilt, poi deviato dall’Anas per il centro abitato di Vietri di Potenza. Il tutto è accaduto intorno alle 23,20 tra la notte di lunedì e ieri mattina. Un tir che trasportava alimentari, a quanto pare della Conad, giunto sul viadotto “La Rossa”, in contrada “Costa di Silla” di Vietri di Potenza, ha preso fuoco. “Sembrava giorno” ci ha detto un abitante dell’area, che da lontano, nella notte, ha assistito alle fiamme. “Le fiamme erano altissime e hanno invaso tutto il camion”. In genere mezzi come quelli che hanno preso fuoco sul raccordo, trasportano almeno una trentina di pedane di materiale. Le fiamme, molto alte, hanno coinvolto tutto il mezzo, a quanto pare carico di alimentari, e destinato ad alcuni punti vendita del Potentino. Prontamente intervenuti sul posto la Polstrada, l’Anas e i Vigili del Fuoco che più volte hanno provato a spegnere le fiamme. Ma che purtroppo hanno ripreso la loro attività in diversi momenti della notte, riuscendo poi a completare l’operazione intorno alle sei di ieri mattina.
(Il traffico in paese e affianco il luogo dell’incidente)
Per questo il raccordo è stato chiuso al km 15+600, tra Buccino e Vietri-Balvano. Deviato quindi per l’uscita autostradale di Buccino, per poi percorrere tutta la Sp94 ed il centro abitato di Vietri di Potenza e l’imbocco autostradale Vietri-Balvano di contrada Cugni, per raggiungere la Lucania. Intenso il traffico ieri nel centro abitato vietrese. Le fiamme hanno invaso anche la carreggiata, investendo anche la vicina barriera di protezione, visibilmente danneggiata. E ieri mattina personale dell’Anas ha iniziato, con alcuni macchinari specifici, il controllo sul viadotto, per verificare se le fiamme hanno causato danni strutturali ai piloni e alla carreggiata. Il mezzo, praticamente inesistente e tutto bruciato, è stato rimosso ieri mattina.
Claudio Buono – Dal “Quotidiano della Basilicata” del 28/12/2011